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La mia esperienza all’Acquario di Genova: un viaggio divertente ed educativo

Una gita all’Acquario di Genova

In Italia abbiamo il secondo acquario più grande d’Europa dopo quello di Valencia in relazione alle dimensioni e si trova a Genova. Questo stesso acquario, però, detiene il primato assoluto se si considerano il numero di specie presenti al suo interno ed è una meta imprescindibile per un’escursione giornaliera con i bambini. Non c’ero mai stata prima d’ora, i miei bambini erano troppo piccoli e non avrebbero apprezzato al meglio l’esperienza, ho aspettato compissero 10 e 8 anni prima di portarli e non me ne sono affatto pentita, anzi.

Provenendo da Milano sicuramente siamo stati avvantaggiati, visto che il viaggio non è durato più di un’ora e mezzo: l’acquario è ottimamente collegato dall’Autostrada A7 e dall’uscita di Genova Ovest sono pochi i km da percorrere in città per giungere ai parcheggi del Porto Antico, dove si trova l’Acquario di Genova. Avremmo potuto viaggiare comodamente anche con i mezzi, perché dalla Stazione di Genova P.ta Principe partono gli autobus diretti al Porto Antico, però con due bambini e in piena estate abbiamo preferito l’auto. Il viaggio non è stato per nulla faticoso, tanto meno per loro che hanno riposato e ricaricato le batterie in vista della lunga giornata all’acquario.

Alcuni amici ci avevano raccontato delle lunghissime code in ingresso all’acquario, quindi abbiamo deciso di acquistare i biglietti online così da saltare la fila alle casse sapendo anche che c’erano anche offerte biglietti acquario di Genova.

Noi abbiamo scelto di fare il giro all’interno dell’acquario senza la guida: i bambini hanno i loro tempi, soprattutto quello più piccolo, e al seguito della guida non sarebbe stato possibile soffermarsi alle vasche più interessanti per loro, tralasciando quelle che magari incontrano meno i loro interessi. In ogni caso, ogni vasca è dotata di spiegazioni molto ben realizzate, quindi non c’è nessun problema e i bambini possono leggere in autonomia tutto quello che c’è da sapere sugli animali che le popolano. La visita è stata molto lunga ma il tempo è letteralmente volato e i bambini erano completamente rapiti da quel meraviglioso mondo sommerso che si apriva davanti ai loro occhi famelici e curiosi. Uno dei momenti più belli è stato alla fine del percorso, quando hanno (abbiamo) potuto toccare con mano le razze in una vasca apposita!

Le esperienze educative all’Acquario di Genova

Nelle lunghe ore di visita all’acquario abbiamo potuto ammirare da vicino ben 12.000 esemplari di animali prevenienti da tutti i mari del mondo, che in questo acquario hanno ritrovato le loro condizioni di vita ideali grazie alla realizzazione i ben 70 diversi ecosistemi. Non ci sono solo ambienti marini, però, all’interno dell’Acquario di Genova: i bambini (ma anche noi adulti) sono stati rapiti dal Giardino Tropicale, un habitat del tutto complementare a quello marino che ricrea l’ambiente della foresta amazzonica. La bellezza di questo percorso è che può essere attraversato nella sua interezza e non ci sono barriere tra i visitatori, le piante e gli animali che la popolano. Uccelli, anfibi e rettili sono straordinari ma quello che cattura maggiormente l’attenzione è il volo delle farfalle, coloratissime. Molto ben fatte e istruttive sono le spiegazioni di ciascun micro-ambiente al suo interno, attraverso le quali è possibile scoprire e conoscere il ciclo vitale di questo mondo unico.

Visto che non eravamo mai stati all’Acquario di Genova, ne abbiamo approfittato per far fare ai bambini quante più esperienze possibili e così abbiamo deciso di visitare anche il Galata Museo del Mare, la più grande sede espositiva del Mediterraneo dedicata al mare. È un’area complementare a quella dell’acquario ed è interamente realizzata in pietra e in cristallo. L’esposizione è disposta su 4 piani e racconta in che modo l’uomo ha affrontato il mare nei diversi secoli, con la ricostruzione delle imbarcazioni impiegate fin da quanto le uniche navi erano quelle a remi. Un racconto cronologico entusiasmante per i più piccoli, che hanno potuto vedere da vicino quello che hanno sempre e solo visto nei libri di storia studiando l’era fenicia, punica e romana, ma non solo. Lo story-telling parte dal periodo punico e giunge fino ai giorni nostri, raccontando anche delle traversate oceaniche dei migranti italiani a bordo dei piroscafi. Sono 6mila in tutto gli oggetti esposti al Galata Museo del Mare nelle 23 sale e su alcuni velieri è anche possibile salire a bordo per conoscere questo mondo più da vicino: un’esperienza unica per i più piccoli e per gli adulti!