Il mercato del lavoro è in progressivo cambiamento e sono stesso le aziende ad essersene rese conto ricercando personale con competenze specifiche e con qualifiche che le attestino. In un mercato del genere in cui si inizia a parlare di tecnologie quali il machine learning (l’intelligenza artificiale), l’automazione dei macchinari industriali e del digital marketing, formarsi può risultare la giusta via per la ricerca di un lavoro in futuro ed evitare di essere considerati come superflui e non più utili al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Le analisi svolte
Le analisi annuali di Excelsior (svolte da Unioncamere e Anpal) parlano chiaro, nel 2022 saranno richiesti 2,5 milioni di nuovi dipendenti dalle aziende venendo a creare milioni di nuovi occupati. Altro dato interessante emerso dalle analisi del World Economic Forum riguarda il saldo dei nuovi posti di lavoro dati dall’avanzamento tecnologico in Europa: circa 8 milioni di nuovi posti. Esito non scontato se messo in relazione con quanto ottenuto negli anni precedenti.
Inoltre, di tutti questi nuovi posti, più della metà dei lavoratori, per ricoprire quelle posizioni, avrà bisogno di riqualificarsi scoprendo e assumendo nuove competenze.
Diventa quindi più che mai indispensabile formarsi investendo su sé stessi e sul proprio futuro con dei percorsi formativi inerenti alle professioni più richieste per il prossimo e gli anni a venire.
Non vanno poi prese sottogamba le competenze trasversali (o soft skills). Così come le competenze verticali, con il cambiare del mercato lavorativo, vanno a cambiare anche le competenze e i comportamenti che una persona deve tenere in azienda, fra queste troviamo:
Il saper navigare su internet, competenza indispensabile per qualsiasi lavoro si faccia al giorno d’oggi;
Bisogna saper empatizzare con le persone e mostrare sempre estrema curiosità verso ciò che ci circonda.
I settori con più richieste nel 2022
Dopo una breve premessa su quello che è il mercato del lavoro e di cosa occorre al giorno d’oggi per entrarci, passiamo ai settori lavorativi in cui si denoterà un boom nelle richieste delle aziende.
Settore del Digital Marketing
Nel digital marketing si fa spesso riferimento alle figure del social media manager e del web marketing manager, lavori questi strettamente legati al comparto digitale di un’azienda gestendo la community (prendendosi cura delle persone che seguono quelle pagine/ sito web) e delle campagne pubblicitarie per la promozione di prodotti e servizi. Nel digital marketing saranno però necessarie competenze di grafica oltre che di marketing che potranno essere apprese con dei corsi di grafica.
Il settore dei “green jobs”
Per green jobs si intendono tutti quei lavori in cui il professionista si prende cura dell’ambiente circostante e dell’intero ecosistema. Essendo tutti più sensibili a queste tematiche, professioni come il garden designer potranno dire la loro in questo e negli anni a venire.
Dati alla mano, saranno circa 120 mila i posti in più rispetto agli anni precedenti.
Settore matematico- informatico
Settore in cui si verificano continui aumenti di richieste da parte delle aziende è quello matematico- informatico.
Per intenderci, abbiamo a che fare con tutti i lavori che riguardano la data science come data analisys, ma anche dell’automazione delle macchine industriali e del machine learning con l’intelligenza artificiale.
Lavori che sono sulla cresta dell’onda da diverso tempo, ma che solo negli ultimi anni iniziano ad essere capiti e sfruttati completamente.
Senza poi dimenticare lavori più “classici” come lo sviluppatore di software (o programmatore informatico), lo sviluppatore web e il data protection officer, figura professionale questa nata solo di recente come conseguenza alle normative europee del GDPR.