Lanciarsi in un certo business industriale non è mai semplice: al giorno d’oggi, molto più che in passato, l’apertura di un’attività comporta tantissima attenzione, progettazione e programmazione. Ci sono numerosi obblighi e adempimenti di natura fiscale, ad esempio, che devono essere puntualmente rispettati, in maniera tale da risultare in regola in base a quanto previsto dalle leggi italiane. Diamo uno sguardo ad alcuni tra i primi adempimenti da rispettare quando si decide di avviare un’attività industriale, tenendo conto che lo scopo di lucro è alla base di ogni tipo di attività imprenditoriale.
La pianificazione fa la differenza
Quando si ha intenzione di avviare un’attività industriale, la cosa migliore da fare è programmare. La pianificazione serve a non lasciare nulla al caso, valutando quelle che sono le azioni migliori da attuare con un certo anticipo e ovviamente seguendo una visione ben delineata nel suo complesso.
In questo modo, nessun passo sarà casuale, ma sarà tutto predefinito. La prima cosa da fare è quella di valutare con la dovuta attenzione la tipologia di idea di business che si ha in mente e che si vuole sviluppare. Capire se ci sono tante attività simili o meno, in maniera tale da poter attuare anche un utile confronto. Bisogna definire con la massima attenzione quelli che saranno i prodotti da realizzare oppure i servizi da mettere a disposizione del consumatore finale, così come il budget iniziale.
Sono tutte risposte che è necessario avere in una fase iniziale, ovvero quella di progettazione dell’attività industriale che si vuole avviare. Non sono poche le diversità tra l’apertura di un’attività che ha come scopo quello di trasformarsi in una grande azienda, oppure aprire un semplice negozio.
La sostenibilità delle idee
È una parola chiave, dal momento che l’idea che si ha intenzione di realizzare deve essere il più possibile sostenibile. Non solo dal punto di vista della mera fattibilità, ma anche sotto l’aspetto economico. Infatti, prima di lanciare un’attività imprenditoriale di qualsiasi tipo serve necessariamente stabilire un budget iniziale e pianificare ogni fase del processo produttivo.
Ad esempio, se dovesse essere necessario acquistare degli strumenti particolarmente costosi e complessi, come nel caso degli impianti galvanici, in merito a dei processi industriali ben specifici, è chiaro che si tratta di voci il cui costo deve essere curato con la massima attenzione e dovizia di particolari. Se da una parte ci si può affidare alle tecnologie più recenti, d’altro canto può essere necessario fare ricorso anche a tecnologie più affidabili e leggermente meno evolute, in alcuni casi. Tanto dipende, come si può facilmente intuire, dal budget che si ha a disposizione.
Quali sono i requisiti da rispettare
Prima di procedere con l’apertura di un’attività industriale, è altrettanto fondamentale verificare il rispetto di determinati requisiti. Si tratta di aspetti che condizionano l’avvio di un’attività, come stabilito da diverse normative attualmente in vigore in Italia. Ad esempio, l’imprenditore non deve aver ricevuto alcuna precedente dichiarazione di fallimento, così come non deve essere stato sottoposto a sorveglianza speciale o aver riportato delle condanne penali o detentive. La residenza deve essere in Italia, così come serve la maggiore età. Tanti altri requisiti più specifici vanno presi in considerazione in base al tipo di settore in cui si ha intenzione di avviare un’attività.
Basti pensare, inoltre, come ci sono determinate attività, come ad esempio possono essere quelle che sono legate al settore della ristorazione, ma anche a quello sanitario oppure medico, che comportano il rispetto di ulteriori requisiti. Si tratta di veri e propri requisiti aggiuntivi, che sono fondamentali per l’avvio di quelle attività: giusto per fare un esempio, se si dovesse trattare di un ristorante, servirebbe avere almeno un attestato HACCP.