Purtroppo dopo il 1° Gennaio 2016, con l’entrata in vigore del Bail In, trovare banche affidabili a cui far gestire i Nostri risparmi è sempre più difficile.
Le banche italiane, insieme alle banche europee, dopo la grave crisi del 2008, hanno deciso di fare un’Unione Bancaria, di darsi cioè delle regole uguali per tutte, regole che non avrebbero più permesso ai vertici bancari di fare politiche spregiudicate tali da poter mettere in seria difficoltà un istituto di credito tanto da farlo fallire, questo perchè oggi come oggi le banche sono tutte collegate tra loro, comprano e vendono azioni di altre banche, comprano e vendono prestiti di altre banche, le banche più grandi sono e più alto è il numero dei proprio clienti, più in caso di fallimento sarebbe negativo l’impatto sull’economia e sulla socità nazionale.
Quali sono le banche più affidabili:
- Banco di Sardegna, con un CET 1 RATIO di quasi il 20%, si attesta tra le più sicure banche italiane, una vera sicurezza aprire un conto corrente con questa banca isolana.
- Fineco: anche la tanto sponsorizzata Fineco ha un CET 1 RATIO particolarmente alto, nel 2015 risultava essere di poco superiore al 20% ( settembre 2015).
- Banca Fideuram, anche qui il CET 1 RATIO è decisamente alto, siamo intorno al 18% a settembre 2015.
Banche meno affidabili, cioè con CET 1 RATIO minore:
- Monte dei Paschi di Siena: sta avendo gravi difficoltà in questo inizio 2016, si pensa addirittura a degli aiuti di stato per sostenerla.
- Carige: anche questa banca è in notevole difficoltà, ancora non sono state prese misure a riguardo, ma certo non è il momento di aprirci un conto corrente.
- Deutsche Bank: è la più grande banca europea, naturalmente tedesca e si tratta della banca più a rischio a livello europeo, una vera e propria ‘bomba finanziaria’ innescata nel cuore della finanza del Nostro continente, non si sa nemmeno bene quali possano essere le conseguenze di un eventuale default di questa banca, le ripercussioni potrebbero essere deleterie per tutta l’economia europea, oltre che tedesca, ma potrebbero esserci ripercussioni anche a livello mondiale, in quanto è talmente grande che un crollo di DB potrebbe innescare un effetto domino che potrebbe mettere in ginocchio l’economia mondiale.