L’uomo ha sempre cercato di trovare delle risposte sul proprio futuro, interrogandosi su ciò che lo aspetta. Da sempre, cerca di trovare delle spiegazioni alle domande che lo tormentano. Uno dei modi con cui l’uomo cerca di trovare queste risposte è ad esempio quello di interrogare i Tarocchi.
Le carte ovviamente non possono rivelare il futuro, ma offrono dei preziosi consigli su come affrontare meglio il domani, capire alcuni momenti del nostro passato e trovare delle risposte ad un presente complicato.
La storia dei tarocchi è molto antica, e si confonde con la leggenda. Sebbene i Tarocchi risalgono al Medioevo, non è sbagliato pensare che possano derivare dai geroglifici del Libro di Thoth (42 volumi profetici di miti e leggende). Non è sbagliato neppure trovare un legame con i 64 esagrammi cinesi del custode I Ching, in quanto proprio i cinesi sono coloro che hanno inventato le carte da gioco e la stampa.
L’origine dei Tarocchi, conosciuti come un mazzo da 78 carte da gioco, risale al XV secolo d.C nell’Italia settentrionale. In seguito tra XVII e il XVIII secolo si diffusero anche nel resto d’Europa.
Nel primo Quattrocento si diffuse un vero e proprio interesse per le carte da gioco, molto probabilmente derivato dai Mamelucchi egiziani. Nel 1420 nacquero le prime regole di gioco e nello stesso periodo, il duca di Milano, Filippo Maria Visconti, per cercare di favorire la nascita di un figlio, fece realizzare un mazzo di carte con raffigurate 16 divinità legate al pantheon greco. Ben presto arrivò l’erede tanto atteso, ma questo era una bambina, Bianca Maria Visconti. Questo avvenimento andò a stravolgere anche il simbolismo delle carte.
I Tarocchi iniziano ad essere considerati strumenti divinatori solo intorno al 1700, quando nei 22 Arcani Maggiori fu intravisto il percorso che l’umanità avrebbe dovuto seguire per raggiungere l’illuminazione. Secondo la tradizione, ancora oggi, gli Arcani Maggiori ci rivelano la strada da seguire per avere una maggiore consapevolezza di noi stessi. L’obiettivo di un ottimo cartomante, è quello di indirizzarci a sviluppare la nostra autostima. I Tarocchi infatti, sono composti da 78 carte, e di queste, 56 sono chiamate Arcani Minori, mentre le restanti 22 sono definite Arcani Maggiori.
In realtà ci sono diversi mazzi di Tarocchi che sono esistiti nel corso della storia, dal Medioevo fino ad oggi. I Tarocchi però così come li conosciamo noi oggi, sono il risultato dell’unione di due diversi mazzi di carte: gli Arcani Minori, di cui fanno parte 56 carte, divise in 4 semi differenti: denari, bastoni coppe e spade. Ogni seme è costituito da 10 carte chiamate “lisce” che vanno dall’Asso al 10, e da 4 carte conosciute come “corte”, ovvero Fante, Cavallo, Regina, Re. Il secondo mazzo invece è chiamato Arcani Maggiori, composto da 22 carte illustrate numerate da I a XXI ed una carta figurata senza numero, ovvero “Il Matto”.