A partire dall’1 gennaio del 2018, nella Regione Veneto, le cure dentarie saranno gratuite per le fasce di popolazione a basso reddito, ed in generale per tutte le famiglie che, residenti sul territorio regionale, presentano problemi di vulnerabilità a livello sociale e sanitario. A dare il via libera alla misura è stata la Giunta regionale del Veneto in forza ad una dotazione finanziaria che, derivata dal fondo sanitario, è pari per il 2018 ad 8 milioni di euro.
Coloro che avranno la possibilità di accedere al dentista gratuito potranno così essere esentati, presso le strutture pubbliche, dal pagamento del ticket, ma l’obiettivo della Regione Veneto, su come avere denti bianchi e perfetti , è anche quello di andare a coinvolgere gli studi dentistici privati nell’ambito delle prestazioni convenzionate.
Sono tre le fasce di popolazione destinatarie dal prossimo anno in Veneto delle cure dentarie gratuite: i giovani da 0 e fino a 14 anni; gli over 64 che, per le protesi dentarie, riceveranno dalla Regione Veneto un contributo pari a 400 euro annui a patto di avere un reddito che non superi la soglia annua dei 36 mila euro lordi; le persone in situazione di vulnerabilità sociale ed economica, che fanno fatica a sbarcare il lunario, e quelle in situazione di vulnerabilità sanitaria, dai disabili ai pazienti oncologici e passando per quelli con problemi psichici.
La misura della Regione Veneto, riguardante l’accesso alle cure dentarie gratuite, è stata accolta con un plauso dal Codacons che auspica che altre Regioni si muovano nella stessa direzione a favore di chi non ce la fa. Anzi, per facilitare l’accesso alle cure dentarie, alle quali molti italiani rinunciano per problemi economici, l’Associazione dei Consumatori e degli Utenti con una nota ha fatto presente come sarebbe necessaria la messa a punto di un piano nazionale.
Stando agli ultimi dati a disposizione, quelli che, nel mese di giugno del 2017, sono stati presentati con il Rapporto Censis-Rbm Assicurazione Salute sulla sanità in Italia nel corso della settima edizione del Welfare Daysanità, sono oltre 12 milioni nel nostro Paese i cittadini che rinunciano alle cure per motivi economici. Ed in molti casi le cure riguardano proprio i denti visto che le prestazioni odontoiatriche nel nostro Paese sono molto salate. Nella maggioranza dei casi, infatti, l’accesso alle cure attraverso le strutture pubbliche è praticamente impossibile a causa delle liste d’attesa.
Il Censis al riguardo ha stilato pure la classifica delle cure inaccessibili nelle strutture pubbliche a partire dalle visite specialistiche e passando per gli accertamenti diagnostici, l’odontoiatria, le analisi del sangue, le lenti e gli occhiali da vista, le prestazioni di riabilitazione, le protesi ed i tutori. Ad esempio, le attese nel pubblico non solo sono lunghe, ma anche estenuanti e scoraggianti, per tutte le donne over 50 che ogni anno devono fare la mammografia. Con la conseguenza che poi si è costretti a sostenere gli esami a tariffa intera, nelle strutture private, a patto però di avere i soldi per farlo.