Molto spesso oltre alle crocchette, i padroni danno ai loro amici a quattro zampe anche del cibo casalingo. In questo caso però bisogna fare attenzione perché il cane non mangia tutto ciò che mangiano gli umani.

I cani necessitano di una cottura maggiore rispetto ai nostri standard, addirittura se si somministrano pasta e riso, questi alimenti devono essere così cotti da risultare collosi, mentre carne e pesce devono essere cucinati al vapore o bolliti per essere di più facile digestione da parte dell’animale.

Ma ci sono alcune tipologie di cibo che non devono essere mai date ad un cane. Un esempio sono i dolci, il cioccolato oppure la frutta particolarmente zuccherina: questi alimenti possono far insorgere nell’animale il diabete ed il cioccolato inoltre contiene una sostanza addirittura tossica per la razza canina.

Il divieto è esteso anche agli ossi di pollo di piccole dimensioni: la loro sottigliezza può bucare parti dell’intestino del cane con gravi conseguenze.

Si sconsiglia inoltre di dare al proprio cane verdure come cipolla, aglio, spinaci, cavoli, noci, uova crude e avocado. In quest’ultimo frutto è presente una particolare tossina che può provocare problemi al suo apparato digerente.

La pappa è servita: quali regoli seguire per una nutrizione ottimale?

Bisogna sfatare un mito, ovvero che il cane possa mangiare qualsiasi cosa. Questi animali sono dotati di un apparato digerente diverso da quello umano, e nonostante il cane viva accanto agli esseri umani da millenni la sua alimentazione è simile a quella del suo antenato lupo, quindi carnivora, nonostante la convivenza con i suoi padroni lo abbia obbligato ad essere in parte anche onnivoro.

Ne viene da sé che molto del cibo che immettiamo sulla nostra tavola non è indicato per il nostro amico a quattro zampe.

Il cane ha denti aguzzi ed un tratto intestinale molto breve che necessita di una dieta principalmente ricca di proteine di carne: il suo sistema digerente non ha nessuna difficoltà nella digestione di questo alimento ed il suo stomaco può produrre tutti i succhi gastrici necessari ad assimilare senza problematiche anche abbondanti quantità di carne.

Al contrario non è indicato somministrare al cane grandi quantitativi di cereali: questi alimenti hanno, al loro interno, un alto livello di zuccheri e per poterli elaborare l’organismo deve produrre attraverso il pancreas la nota insulina.

Nell’apparato digerente del cane, però, se il quantitativo di cereali è troppo elevato, può insorgere un sovraccarico da parte del pancreas proprio perché il suo organismo non è in grado di supportare una richiesta così elevata di insulina.

Tutto questo può comportare scompensi e problematiche come obesità, diabete, insufficienza renale, allergie ed intolleranze oltre che carie dentali.

Meglio prediligere quindi, per il proprio cane, oltre alla carne, zuccheri più semplici, e somministrargli verdura, frutta non troppo dolce, tuberi.

Come cambiare la pappa?

Cambiare la tipologia di pappa per il proprio cane è il modo migliore per salvaguardare le sue esigenze nutrizionali, per arricchire la sua dieta in maniera completa e per far provare nuovi gusti al proprio amico a quattro zampe.

Il cane necessita di particolare cibo studiato per le varie fasi chiavi della sua vita, per il suo peso, per la sua razza. Soprattutto se il cane passa dalla fase cucciolo a quella di adulto, più attiva e dinamica o se entra nell’età più anziana, in cui ha necessità di alimenti adeguati per il suo metabolismo.

Bisogna ricordarsi però che il cambio della pappa deve essere svolto in maniera graduale e ci si può impiegare anche un paio di settimane: all’inizio si può creare una miscela con una piccola quantità del nuovo cibo scelto e una maggiore quantità della sua vecchia pappa. Questa proporzione può essere modificata nel corso dei giorni fino ad arrivare a somministrare esclusivamente la nuova alimentazione.

Con l’introduzione graduale, l’animale non si accorgerà del cambiamento e potrà adattarsi facilmente alle nuove crocchette, apprezzando i nuovi gusti senza rimpiangere quelli vecchi.

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