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Logistica ecommerce: il dilemma del reso gratuito

La logistica ecommerce deve spesso scontrarsi con tantissimi dilemmi, tra i quali uno dei principali può essere costituito dalla possibilità, o meno, di offrire il famoso reso gratuito.

Il reso gratuito è praticato da molti ecommerce, e può essere considerato in diversi modi, sia positivamente sia negativamente. Capire se il reso di questo tipo possa andare, o meno, a tuo vantaggio ti consentirà anche di comprendere se attuare questa strada per te e per il tuo business.

Logistica ecommerce: il reso gratuito è positivo o negativo

Potresti pensare di offrire il reso gratuito per la tua attività di ecommerce, ma dovresti anche capire se questa scelta possa essere positiva o negativa. In merito sono state fatte diverse ricerche, e sondaggi che hanno avuto proprio l’obiettivo di comprendere quale sia il tipo di percezione del cliente rispetto al reso gratuito.

In generale, vista l’estensione sempre più comprensiva di questo tipo di servizio, il cliente è arrivato a percepire il reso gratuito quasi come se fosse un suo legittimo diritto. Proprio per questo, mancando il reso gratuito, un’azienda potrebbe perdere alcuni clienti. Di contro, a livello del mercato americano è stato rilevato come chi offra il reso gratuito abbia potuto aumentare i propri introiti quasi del 457% in due anni. Questo per una maggiore fiducia che viene offerta da parte del cliente al venditore.

Inoltre, la fiducia potrebbe aumentare ulteriormente nel caso in cui, affianco al reso gratuito, si offrissero anche altri benefit, come la spedizione gratuita.

Logistica ecommerce, qual è il prezzo del reso gratuito

Se il reso gratuito può sicuramente incentivare i consumatori ad acquistare da un determinato eCommerce, è anche vero che questo può avere un “prezzo” più elevato per quanto riguarda il gestore dell’ecommerce stesso. Infatti, gli stessi sondaggi che sono stati fatti rispetto alla percezione del reso gratuito da parte del cliente, hanno anche rivelato come in un anno i resi per gli ecommerce siano abbastanza elevati, e riguardino anche il 40% della merce che sia stata acquistata. Questa cifra è ragguardevole, soprattutto se confrontata con i dati relativi ai negozi fisici, per i quali il reso si aggira al massimo intorno al 10% in un anno.

Il fenomeno sarebbe ancora peggiore se si facesse riferimento soprattutto a quei soggetti che tendono a fare del reso gratuito una vera e propria abitudine, in modo particolare sotto le festività e nel così detto black friday.

Come limitare le perdite del reso gratuito

Il reso gratuito non è da condannare in toto, ma in alcuni casi sarà possibile mettere in atto alcune strategie per poter limitare le perdite del reso stesso.

Alcuni negozi online, ad esempio, applicano un prezzo più alto per le proprie merci, in modo da poter ammortizzare il reso gratuito, nel caso in cui questo avvenga. Questo soprattutto per quello che è il soggetto che utilizzerà il reso gratuito praticamente in modo seriale. E sono molti i clienti che si avvalgono del reso gratuito quasi come se fosse un’arma.

Esistono aziende, come alcune che si occupano di vendere abbigliamento, che hanno messo in pratica dei sistemi per ridurre i casi di reso gratuito negli ecommerce. Ad esempio, indicando al cliente la possibilità di utilizzare le nuove tecnologie, come le chat automatiche, per individuare, sulla base di una serie di domande, il tipo di prodotto più adatto, sia dal punto di vista delle misure, sia per il colore e lo stile.

Forse questa tecnica, che si basa davvero sull’uso intelligente delle nuove tecnologie, potrà costituire il futuro per coloro che vogliano ancora offrire il reso gratuito, ma che non vogliano perdere per questo migliaia di euro.

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