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Videosorveglianza, come usufruire delle detrazioni fiscali

Il ricorso a un impianto di videosorveglianza è un’occasione importante per proteggere la propria abitazione e aumentare il suo livello di sicurezza: purtroppo, però, molte volte si rinuncia a sfruttare tale opportunità a causa dei costi correlati. Per fortuna, per risparmiare si può approfittare della detrazione fiscale al 50 per cento che si applica per le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di impianti di videosorveglianza per la casa e per le aziende. Le spese detraibili sono tutte quelle sostenute entro la fine del 2020 (a meno che l’incentivo non venga prorogato anche per il prossimo anno). Le spese detraibili sono unicamente quelle che riguardano gli immobili, mentre non sono comprese quelle relative ai contratti sottoscritti con le società di vigilanza.

Cosa bisogna fare per ottenere la detrazione fiscale

La fruizione della detrazione fiscale è correlata alla presentazione della dichiarazione dei redditi attraverso il Modello Redditi o il modello 730: la detrazione sarà poi ripartita in 10 rate annuali dello stesso importo. Il pagamento degli importi dovuti va effettuato secondo le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate: ciò vuol dire che sono ammessi unicamente i pagamenti eseguiti con bonifico ordinario o parlante, poiché possono essere tracciati.

Quali spese sono ammesse per la detrazione

La detrazione al 50 per cento si applica per tutte le spese che vengono sostenute per gli interventi che servono a prevenire il compimento di atti illeciti da parte di soggetti terzi, e in particolare le aggressioni, i furti, i sequestri di persona e tutti gli altri reati che presuppongono la violazione dei diritti protetti giuridicamente. Come si può intuire, quindi, l’incentivo fiscale non riguarda solo gli impianti di videosorveglianza, ma anche l’acquisto e l’installazione dei vetri anti-sfondamento, delle porte blindate, delle casseforti a muro, dalle tapparelle metalliche con bloccaggi, delle saracinesche e delle porte rinforzate.

Gli impianti di videosorveglianza di Beta Elettronica

Un impianto antifurto casa con sistema di videosorveglianza affidabile e caratterizzato da alti standard di qualità è quello che viene proposto da Beta Elettronica. Si tratta di un sistema telegestibile, e che quindi può essere monitorato a distanza con un’app da scaricare sullo smartphone, che permette di gestire la domotica, di visualizzare le telecamere, di intervenire sui sistemi gps o di parzializzare l’impianto. Ovviamente il sistema è detraibile al 50 per cento della spesa affrontata. Esso può essere installato da solo oppure funzionare in abbinamento con un antifurto per la verifica degli eventi in tempo reale.

In quali altri casi si può richiedere la detrazione

I benefici fiscali possono essere richiesti e ottenuti anche nel caso in cui vengano installati sui serramenti dei rilevatori di apertura e di effrazione o per la sostituzione delle grate sulle finestre. Il rimborso Irpef al 50 per cento, infine, è previsto per l’installazione, la sostituzione o il rafforzamento di recinzioni murarie o cancellate degli edifici, così come per le cineprese e le fotocamere connesse con i centri di vigilanza privata. Sono incluse le spese sostenute per la progettazione, per i sopralluoghi e per le perizie.

Le modalità di pagamento

Per avere accesso alla detrazione fiscale a cui si è fatto riferimento fino a questo momento occorre ricorrere a un bonifico postale o bancario in cui devono essere riportate la causale del versamento con il riferimento di legge all’articolo 16 bis del DPR 917 del 1986 e la partita Iva del soggetto che riceve il pagamento. Dal bonifico, inoltre, si devono evincere il codice fiscale di chi effettua il pagamento, cioè il beneficiario della detrazione, e la ritenuta dell’8 per cento a titolo di acconto Irpef dovuta dall’azienda che esegue i lavori.

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