Da settembre 2020 nelle università arriverà la laurea per lavorare nella Pubblica Amministrazione, un titolo accademico che nasce dall’esigenza sempre più impellente di abbassare l’età media dei lavoratori nel settore pubblico e avvicinare con competenze specifiche le nuove generazioni alla gestione dei reparti amministrativi dello stato.
Ad annunciare questa interessante novità è il Ministro della PA, l’avvocato Giulia Bongiorno, durante il suo intervento all’Ansa Forum. La creazione dei corsi di laurea triennale e magistrale specifici per la Pubblica Amministrazione sono un primo passo verso una modernizzazione rapida degli uffici pubblici, che risentono di anni in cui sono stati considerati il luogo di impieghi scelti più per ripiego che per vera vocazione o competenza. Si è cercato negli ultimi anni di sopperire a questa situazione con un fiorire di master e corsi incentrati proprio sul management e sulla gestione della pubblica amministrazione.
Il master PA Unicusano, collegato alla facoltà di Giurisprudenza e alla facoltà di Economia, risponde infatti proprio alla necessità di creare delle figure competenti nella gestione e nell’amministrazione di progetti in linea con le normative europee vigenti. In Italia si perdono troppe opportunità di crescita perchè mancano le conoscenze per ottenere finanziamenti, per compilare correttamente bandi e progetti e per creare delle reti di collaborazione internazionale.
Aiuto ai giovani
L’istituzione di un corso di laurea che consenta di entrare da subito nel mondo della pubblica amministrazione, potrebbe rappresentare una svolta per i più giovani e una grande opportunità per la nazione. Le nuove generazioni infatti non dovranno attendere concorsi pubblici nei quali vengono richieste esperienze e competenze obsolete e soprattutto avranno una preparazione specifica nell’affrontare le stringenti direttive di gestione pubblica dettate dall’Europa.
Favorire l’ingresso di neolaureati darebbe inoltre un’enorme mano alla riduzione della disoccupazione giovanile e mediante un’ottimizzazione degli strumenti a disposizione delle PA, si aprirebbero nuove strade per ulteriori assunzioni e per un’apertura anche a ulteriori posti di lavoro correlati alle necessità degli uffici pubblici.
Modernizzazione della PA
Un altro elemento da prendere in considerazione, che conferisce ancora più importanza alla nascita di una laurea ad hoc in pubblica amministrazione, è l’apporto innovativo che il percorso formativo offre. La pubblica amministrazione italiana soffre di un digital divide impressionante sia rispetto alle aziende private italiane sia rispetto agli uffici pubblici europei.
Dare possibilità di ingresso a nuove leve, consentirà anche di “svecchiare” il sistema mediante l’utilizzo di tecnologie digitali avanzate. L’inserimento di nuove competenze teoriche e pratiche darà agli uffici una spinta innovativa molto interessante, che porterà ad un miglioramento dei servizi e anche ad un aumento degli stessi, considerando il risparmio del tempo. Il risultato? Utenti più contenti e maggior fiducia nella PA, aspetti che in questo momento non emergono se si pensa alle pubbliche amministrazioni.
La notizia lanciata dal ministro Bongiorno è sicuramente una ghiotta opportunità per migliorare l’efficienza degli uffici pubblici italiani. Bisogna solo sperare che si realizzi, affinchè si possa davvero creare una classe di dipendenti pubblici in grado di elevare il livello medio, che si potrà completare con Master di 1° e 2° livello nei medesimi ambiti.