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Acque reflue: cosa sono e come trattarle

Inquinamento e ambiente sono argomenti strettamente correlati di cui tutti sentiamo parlare ogni giorno ormai da anni. A volte al telegiornale, altre sui social leggendo i discorsi della famosa Greta Thunberg, oppure ancora a scuola durante le lezioni scientifiche.

Su cadenza quotidiana, l’uomo sporca e inquina, volente o nolente, semplicemente svolgendo le normali attività vitali come cucinare, oppure altre nell’ambito agricolo e industriale. In questo modo, ogni giorno la quantità di acque reflue, cioè acque utilizzate nelle attività umane in cui vengono gettate sostanze inorganiche e organiche, aumenta.

Dopo essere state utilizzate, le acque reflue, in quanto inquinate, non possono essere rigettate direttamente nell’ambiente (nei bacini d’acqua come laghi, fiumi o mari, ma neanche nel terreno). Prima di tornare nell’ambiente, questo tipo di acque necessitano di essere trattate a dovere, subendo vari trattamenti fini alla loro depurazione sotto costante controllo.

Ovviamente, per garantire la salute di tutti i civili su tutto il territorio nazionale, questi processi di depurazione sono regolamentati da diverse normative, sia italiane che comunitarie, che scandiscono le varie operazioni necessarie per il raggiungimento e la manutenzione dello stato di qualità delle acque profonde e superficiali, in modo che non vengano inquinate.

Trattare le acque reflue

Prima di tutto, è necessario chiarire cosa si intende quando si parla di trattamento delle acque reflue, per poi addentrarci realmente nell’argomento. Le acque reflue, vengono trattate attraverso un insieme di processi di depurazione degli scarichi industriali e civili che permettono di restituire all’ambiente acqua pulita.

L’acqua, nel suo lungo percorso, viene utilizzata dall’uomo, ma si tratta solamente di un prestito, infatti poi viene restituita per mantenere l’equilibrio generale dell’ecosistema che ci circonda. Tuttavia, i processi utilizzati per depurare le cosiddette acque nere spesso vengono sottovalutati dall’uomo, che non contribuisce a diminuire l’inquinamento ambientale sempre in crescita.

La depurazione dell’acqua: tutte le fasi

Come accennato in precedenza, il processo di depurazione dell’acqua è lungo e consiste in diverse fasi, tutte essenziali per ottenere risultati ottimali. Durante ogni fase, vengono utilizzate tecnologie molto performanti che garantiscono la buona riuscita delle operazioni, ma scopriamo insieme in cosa consiste ogni passaggio:

  • Prima fase: la grigliatura. Come prima cosa, l’acqua viene filtrata attraverso diversi sistemi di griglie di vari calibri, in modo che i rifiuti vengano selezionati e bloccati in base alle dimensioni. Tutti i rifiuti trovati, vengono successivamente raccolti e separati per mantenere l’efficienza dell’impianto;
  • Seconda fase: la dissabbiatura e disoleazione. In secondo luogo, l’acqua passa nelle vasche di dissabbiatura e sgrassatura per eliminare eventuali sabbie e terricci presenti sul fondo, ma anche grassi e oli in superficie. Per questo tipo di rifiuti, è poi prevista la scrematura e vengono inviati al pozzetto di raccolta;
  • Terza fase: considerata spesso la più importante, vede protagoniste le vasche di ossigenazione Grazie a queste vasche particolari, i batteri buoni eliminano le sostanze organiche che invece inquinano, utilizzando l’ossigeno che viene iniettato nelle vasche e fornisce nutrimento, quindi carica energetica, ai batteri;
  • Quarta fase: durante quest’ultimo step, viene eliminato tutto lo sporco grazie alle vasche di sedimentazione. In questo momento, i batteri ormai ben nutriti, rimangono nella vasca e si uniscono in una sorta di “fiocchi di fango attivo” di colore marrone e precipitano sul fondo, mentre i batteri singoli continuano a galleggiare in superficie perché mantengono il loro aspetto leggero.

I fanghi che si depositano sul fondo, sono pesanti perché ricchi di elementi inquinanti che hanno eliminato, quindi vengono aspirati e poi separati dall’acqua.

Le fasi di cui abbiamo appena parlato e che abbiamo visto nello specifico, sono possibili solo grazie a macchinari innovativi di cui molti di noi non conoscono l’esistenza, come le Viesse Pompe, senza le quali la depurazione dell’acqua non avrebbe risultati positivi. Dopo tutti questi passaggi, ciascuno utile e fondamentale, l’acqua è stata depurata e attraverso la disinfezione viene completamente pulita e resa sicura per i cittadini.