La società produttrice di strumenti tecnologici particolari per la casa ha sviluppato un citofono che si interfaccia con Alexa.
Amazon acquista citofono Ring
Da qualche tempo, Amazon e Google sono in guerra per stabilire quale dei due store è il numero uno per quanto riguarda i dispositivi smart per la casa. Veri e propri assistenti virtuali per rendere le nostre case sempre più connesse. Dopo la decisione di Google di riportare il termostato intelligente Nest, Amazon ha acquistato Ring, una startup originaria della California che produce videocamere di sicurezza e che ha sviluppato un citofono connesso a Internet. Anche il caro e vecchio campanello è diventato veramente smart. Ring è innovativo, in quanto si può connettere al proprio smartphone e potrà dare la possibilità di rispondere al citofono e aprire il portone in qualunque punto della casa. Amazon ha detto che questa nuova invenzione possa raggiungere il valore di un miliardo di dollari, anche perché ci sarà la possibilità di integrare Ring con Alexa e farlo fungere da assistente virtuale. Insomma, la casa diventa sempre più tecnologica e innovativa.
Dati sensibili con citofono smart
Pare però che il vero obiettivo del colosso dell’e-commerce sia quello di conoscere personalmente chi viene a trovare i fruitori a casa per potergli vendere il servizio Prime. Ovviamente è una battuta, ma i dispositivi intelligenti, come campanelli che possono visualizzare il volto di chi li suona, termostati con sensori di movimento per accendersi o spegnersi in automatico, serrature che si possono aprire via Internet sono reali e fanno sorgere il dubbio che siano talmente tecnologici da far temere per privacy e attacchi hacker. I ladri 2.0 hanno già delle competenze informatiche davvero sofisticate, visto che possono penetrare in un immobile blindato semplicemente hackerando le password del sofisticato sistema di allarme. Questo ricorda molto il vecchio trucco delle chiavi rubate per fare una copia e poi restituite al legittimo proprietario, ma in versione tecnologica. E’ anche immaginabile che Alexa sia sfruttare la tecnologia del riconoscimento immagini allo scopo di capire chi è effettivamente alla porta, lasciando al padrone di casa il compito di decidere il da farsi. Il problema sarà capire come verranno utilizzati i dati raccolti.
Vita più smart senza violazioni del cloud
E’ anche il problema della futura fatturazione elettronica. La nuova Legge di Bilancio 2018 ha decretato che entro il 2019, le piccole e medie imprese devono adeguarsi all’emissione di questo importante documento fiscale sia se si ha a che fare con la Pubblica Amministrazione, sia per quanto riguarda i privati. D’accordo, la normativa è stata studiata per combattere l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro, ma giustamente molti imprenditori hanno sollevato il problema dell’inadeguatezza informatica del Fisco e la preoccupazione di non proteggere sufficientemente i dati personali dei propri clienti, viste le recenti violazioni di cloud delle celebrità. Con il software di contabilità ordinaria Reviso, non ci saranno certo questi problemi, in quanto Teamsytem ha sviluppato n programma all’avanguardia per archiviare le fatture in cloud proteggendo i dati dei propri clienti e permettendo la condivisione di essi solo a chi ha le credenziali di accesso.