World Economic Forum 2018, a Davos si parlerà di criptovalute?

C’è grande attesa per l’edizione 2018 del World Economic Forum che a Davos, in Svizzera, si svolgerà dal 23 al 26 gennaio. Uno dei temi che sicuramente saranno discussi, con opinioni e con posizioni non solo differenti, ma anche diametralmente opposte, sarà quello legato alle criptovalute, dalla guida al trading Bitcoin , alle piattaforme di scambio, ovverosia agli exchange, e passando per l’ascesa di altre monete virtuali come Ethereum, Bitcoin Cash, Ripple e Cardano.

Donald Trump al Forum economico mondiale di Davos?

Il New York Times, tra l’altro, rivela che al Forum economico mondiale, nel Cantone dei Grigioni, è attesa niente poco di meno che la presenza del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Se l’indiscrezione sarà confermata, di conseguenza, c’è grande attesa sul suo discorso e su possibili prese di posizione sulle criptovalute dopo che nei giorni scorsi l’oracolo di Omaha Warren Buffett ha affermato che ‘il Bitcoin farà una brutta fine’, e che non ha mai investito e non investirà mai nelle monete virtuali.

In effetti, dopo il rally del 2017, nel mese di gennaio del nuovo anno il Bitcoin non è crollato ma comunque, dopo essere sceso da 20 mila a 11 mila circa contro il dollaro, sembra essere entrato in una fase di trading range rispetto ad altre monete virtuali che, invece, tra alti e bassi stanno in ogni caso continuando ad apprezzarsi.

WEF 2018 con il Presidente USA, i pro ed i contro

La presenza di Donald Trump a Davos, se confermata, potrebbe rappresentare un vantaggio per la Svizzera, in termini di flussi turistici, e per lo stesso presidente USA che avrà modo di illustrare ad una vasta e qualificata platea quelle che sono le sue politiche economiche in terra straniera, ovverosia sul territorio europeo. Pur tuttavia ci sono i pro ma anche tanti possibili fattori negativi che sono legati alla presenza di Donald Trump all’edizione del 2018 del World Economic Forum a Davos. In prima battuta, infatti, Donald Trump potrebbe essere essere messo sotto pressione in merito alle sue scelte in materia di lotta ai cambiamenti climatici, ma a sua volta il Comandante in campo, che di certo quando fa dei discorsi è molto diretto, potrebbe apertamente invitare le aziende americane che hanno capitali in Svizzera a farli rientrare negli USA sfruttando quelli che sono i vantaggi della sua riforma fiscale.

Al riguardo è lecito scommettere sul fatto che anche a Davos Donald Trump ribadirà il suo slogan ‘America first’, ovverosia ‘l’America prima di tutto’, il che significa che dovrà essere in grado di spiegare ai CEO di tante aziende importanti il perché dovrebbero essere interessati ad investire negli Stati Uniti piuttosto che in altri Paesi del mondo dove magari non solo la manodopera costa meno, ma anche la tassazione sui profitti resta in ogni caso più vantaggiosa. Con Donald Trump a Davos tutti gli occhi nei prossimi giorni, di conseguenza, saranno sul World Economic Forum a margine del quale, pur tuttavia, non mancheranno con ogni probabilità le manifestazioni degli attivisti contro i ‘potenti del mondo’.