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Vendere l’oro di famiglia, ecco alcuni consigli

A causa della grande crisi economica dovuta alla chiusura forzata e alla quarantena, sono moltissime le famiglie italiane che non ce la fanno ad arrivare a fine mese, soprattutto dopo aver perso il lavoro.

Molti si sono trovati nello sconforto più totale, tra la paura causata da questo nuovo nemico visibile e misterioso, la paura di perdere tutto e il dolore della perdita dei propri cari.

Sono diverse le famiglie che a causa del coronavirus si sono ritrovate davanti la decisione di vendere i gioielli e i cimeli di famiglia per sopravvivere, sperando di guadagnare quanto basta per avere una vita dignitosa.

In questo articolo parleremo della compravendita dell’oro e di come mettersi nelle mani giuste per ottenere il massimo guadagno.

Compro oro, le cose da sapere prima di vendere

Per vendere i vostri gioielli (non solo oro, ma anche argento, metalli e gemme preziose) bisogna prima di tutto sapere che c’è bisogno di avere con sé i propri documenti di riconoscimento (carta d’identità e codice fiscale) al momento della vendita, affinché possano essere scongiurate attività illecite. I documenti verranno infatti registrati in un registro apposito, di cui parleremo più avanti.

Solitamente, un compro oro con massima valutazione  è abbastanza puntuale nel chiedervi comunque documenti e dettagli sui vostri gioielli. I vostri dati, così come quelli dei gioielli che vi accingete a vendere, saranno tutti registrati in un registro dedicato, così da poter tracciare le origini delle vendite.

State attenti a chi vi valuta l’oro: la valutazione dei compro oro deve essere sempre gratuita e senza impegno.

Nello sfortunato caso vi siate trovati costretti a pagare per la valutazione dei vostri gioielli, procedete immediatamente alla segnalazione alle forze dell’ordine, in quanto vittime di truffa.

Una volta venduti i vostri gioielli in oro, dopo la vendita si hanno 10 giorni a disposizione per poter esercitare il diritto di recesso. I gioielli in questo periodo resteranno fermi, pronti per essere riacquistati da voi e messi a disposizione dei controlli da parte delle forze dell’ordine.

Trascorso il periodo di fermo, non potrete più reclamare i gioielli venduti.

Se anche voi vi chiedete cosa succede ai gioielli una volta venduti, ecco la risposta: i gioielli in oro venduti e non reclamati vengono inviati ad aziende specializzate, che raffinano il metallo per fonderlo in lingotti puri al 99,9%, pronti per essere messi in vendita per un nuovo utilizzo.

Compro oro, come funziona la valutazione

Il valore dei gioielli che venderete viene valutato in base ai prezzi di mercato attuali. Si tratta di prezzi fluttuanti, che cambiano ogni giorno.

Il valore viene stabilito in base alla purezza del metallo e al peso in grammi. Più puro e pesante è il metallo, più alta sarà la valutazione e il guadagno.

Anche pietre preziose come i diamanti vengono ispezionate e valutate accuratamente prima di dichiararne il prezzo: si controllano il taglio, le dimensioni e soprattutto la purezza della gemma preziosa che si ha intenzione di vendere.

Il pagamento

La legge impone che il pagamento venga effettuato in contanti per cifre al di sotto di €1000, mentre deve essere effettuato tramite bonifico bancario o assegno per le cifre superiori.

Non c’è l’imposta di IVA e tasse, poiché si tratta di fatto di una vendita tra privati ed è quindi esente.

Insomma, se anche voi state valutando l’idea di vendere i vostri preziosi in oro, argento e gemme preziose, fate attenzione a chi rivolgervi.

Ricordate, inoltre, che se avete paura di perdere per sempre un gioiello al quale siete particolarmente affezionati, avete ben 10 giorni di tempo per recuperarlo prima che sia troppo tardi.