mario bros

Port e retro-console, i vecchi videogiochi tornano di moda

Il ritorno dei classici attraverso port e collection, ha caratterizzato il mondo dei videogiochi fin dalla generazione Playstation.

Le vecchie glorie, sono state molto spesso riproposte sulle piattaforme successive, all’interno di un processo divenuto più consistente nel periodo di Playstation 2 e Xbox, e ancora di più nell’era Playstation 3/Xbox360.

Nell’ultima generazione, ormai agli sgoccioli questa tendenza si è fatta sentire ancora di più.

Tra remake e port, le vecchie glorie sono tornate alla ribalta nel mondo dei videogiochi, sia su console ufficiali e PC che su console dedicate, le così dette retro console o mini console.

Nintendo, Sony, Sega e altre compagnie, hanno infatti prodotto delle macchine da gioco aggiornate e contenenti alcuni dei titoli storici delle vecchie console.

Ecco che il retrogaming è diventato moda e tendenza, conquistando il pubblico e permettendo ai giocatori più giovani e agli appassionati degli ultimi tempi, di scoprire quei prodotti che hanno segnato la storia de videogiochi, divenendo la base dell’evoluzione del media di questi anni.

Videogiochi sempre più diffusi

I videogiochi sono sempre più diffusi, e videogiocare è diventato uno dei tanti intrattenimento per il pubblico.

Proprio in questo contesto, anche il retrogaming guadagna forza e diventa un ritorno al passato, sia per motivi ludici, che per una ricerca delle origini del videogioco, proprio come nello studio di Cinema e letteratura.

Sul portale Insertcoin.it, è possibile trovare una banca dati, in continuo aggiornamento dei videogiochi del passato, dai più famosi ai più strani e misteriosi.

Proprio scorrendo una carrellata di titoli e recensioni, è possibile renderci conto di quanto il media videoludico sia avanzato, ma anche come, nel passato, siano state battute interessanti strade poi abbandonate.

Con un budget limitato e macchine poco potenti, gli sviluppatori del passato, dimostrano spesso una creatività fuori dal comune e il coraggio di proporre prodotti unici.

Mentre al giorno d’oggi i generi si sono imposti, rendendo i prodotti più particolari pericolosi e relegati al mondo degli indipendenti, agli albori del videogioco, gli sviluppatori non temevano di proporre titoli fuori di testa, complesse simulazioni, prodotti strategici complessissimi e strane realtà da esplorare.

I costi ridotti e le possibilità offerte da un pubblico ancora da comprendere, permettevano alla software house di scommettere di più mentre, al giorno d’oggi, nonostante i grandi progessi e la narrativa incredibile di alcuni giochi, la sperimentazione sembra essersi ridotta all’osso, se non contiamo realtà come Rockstar che si permettono di osare e provare con la sicurezza del loro brand e dei loro prodotti, come avvenuto con Red Dead Redemtpion 2, punto di rottura del mondo open world.

I retrogames, restano comunque una pietra miliare, capisaldi a cui guardare per capire meglio il videogioco di oggi.