Aprire un e-commerce nel 2020: i settori da tenere d’occhio

Negli ultimi anni, l’e-commerce è stato interessato da un’esplosione notevole relativa ai numeri. Con l’emergenza Coronavirus, il percorso iniziato diverso tempo fa ha subito un’accelerazione inaspettata. Basta rendersi conto che, dati alla mano, oltre il 70% delle persone che ha acquistato online a marzo non lo aveva mai fatto prima. Questi numeri devono portare chi ha un business a riflettere sulla possibilità di aprire un e-commerce.

La prima cosa da considerare in questi frangenti riguarda l’analisi dei settori più interessanti per chi punta ad aprire un negozio online. Nelle prossime righe, abbiamo raccolto qualche informazione in merito che speriamo possano risultare utili.

Food and beverage

Nonostante il food delivery sia nato come facilitazione della quotidianità di chi ha poco tempo per cucinare e arriva dal lavoro con l’acqua alla gola, a seguito dello scoppio dell’emergenza Coronavirus i suoi numeri sono cresciuti notevolmente. Mantenendo le stime basse, si parla di un aumento degli ordini del 40%.

Alla luce di ciò, è il caso di valutare la gestione di una presenza capillare online della propria attività. Per evitare di sbagliare è opportuno lavorare in ottica strategica. Non sempre, infatti, la scelta di un e-commerce è la migliore. A volte, infatti, può rivelarsi più congeniale appoggiarsi a una piattaforma del food delivery.

Fondamentale per arrivare alla giusta conclusione è studiare il mercato, passando in rassegna i concorrenti ma facendo anche il punto della situazione sulle abitudini del proprio target.

Cannabis

Tra i business che si sono affacciati sul mercato negli ultimi anni spicca senza dubbio quello della cannabis light legale. E-commerce come Cbdmania.it sono nati e cresciuti in virtù dell’entrata in vigore della Legge 242/2016, un testo normativo che è stato redatto con lo scopo di mettere in primo piano il valore della coltivazione della canapa come pianta in grado di nutrire il suolo e di assorbire i metalli pesanti senza diventare tossica.

La principale caratteristica della cannabis considerata legale dal testo normativo sopra ricordato è legata alla presenza di THC. Il principio attivo psicoattivo per eccellenza, infatti, non deve superare lo 0,6%. Questo porta la cannabis light venduta in Italia a non essere considerabile come una sostanza stupefacente.

Fondamentale è specificare che, in virtù della Legge 242/2016, è possibile anche acquistare sementi e coltivare la canapa in casa. Un consiglio molto utile prevede il fatto di conservare il certificato relativo alla provenienza dei semi consegnato dal negozio presso cui si acquista.

Informatica ed elettronica

Quando si chiama in causa questo settore, si prende in considerazione un grande classico dei trend dell’e-commerce. Negli ultimi anni, tra i prodotti più richiesti rientrano senza dubbio gli assistenti vocali, che stanno permettendo agli shop online di macinare dei numeri paragonabili a quelli legati a device come smartphone e tablet.

Prodotti biologici

I numeri parlano chiaro: negli ultimi dieci anni, la percentuale di crescita degli acquisti di prodotti biologici è stata caratterizzata da tre cifre. Questo è un aspetto senza dubbio interessante per gli imprenditori, che devono fare i conti con una concorrenza spietata, ossia quella della grande distribuzione organizzata.

Sono infatti diversi i gruppi che hanno dato vita a dei brand dedicati proprio ai prodotti biologici. Con il giusto impegno e con alle spalle un adeguato studio del mercato si può dare vita a un e-commerce di successo.

Quali sono i consigli per realizzarne uno di successo? Tra i principali rientra senza dubbio il fatto di puntare sullo storytelling, valorizzando l’unicità del proprio business, delle idee da cui è nato e dando spazio a tutti i dettagli sul lavoro dei fornitori a cui ci si rivolge.