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La rivoluzione della Juventus di Andrea Pirlo

Chiamatela, se volete, rivoluzione. L’impresa che non è riuscita a Maurizio Sarri, arrivato per dare una nuova identità alla Juventus ma che dopo poche settimane ha visto cambiare la sua, di identità, adattandosi a uno stile ormai consolidato e al volere della vecchia guardia, ora sarà l’obiettivo di Andrea Pirlo.

Una scelta coraggiosa, quella di Andrea Agnelli, di affidarsi ad un tecnico senza alcuna esperienza in panchina: dieci giorni prima dell’ufficialità, Pirlo era stato annunciato come nuovo tecnico dell’U23, che milita in Serie C. “Deve fare gavetta”, dicevano, l’anticamera alla Serie A e alla Champions League per il “maestro” è durata poco più di una settimana. Chissà se questa soluzione influirà anche nei pronostici di inizio stagione: la Juventus arriva da nove scudetti di fila ma mai come in questo caso potrebbe non essere la strafavorita dei bookmakers che possono essere scelti su casinosicurionline.net.

I maligni dicono che sia stata una scelta dettata anche dalle difficoltà di bilancio, la realtà è che la Juventus, per voltare pagina, aveva bisogno di un allenatore senza “memoria”, senza esperienze pregresse che ne contaminassero il suo nuovo percorso. Pirlo ha tutto per imporsi anche come allenatore con le sue idee ma il verdetto del campo sarà implacabile: è per questo motivo che, insieme alla società, è già partito il piano per rivoluzionare la sua Juventus.

La questione modulo

L’idea è quella di insistere sul 4-3-3 ma sono aperte anche le ipotesi 4-3-1-2 e, soprattutto, quella di un ritorno alla difesa a tre, richiesta a gran voce dai veterani dello spogliatoio. In entrambi i casi, ci saranno variabili importanti da tenere in considerazione.

Col tridente, infatti, Pirlo non avrebbe difficoltà nel lanciare Dejan Kulusevski da subito come “titolarissimo”. Per lo svedese, di origini macedoni, la Juventus ha investito 45 milioni di euro e c’è quindi l’obbligo di sfruttarne da subito le potenzialità. Il “maestro” vede l’ex Parma nel tridente offensivo, a destra, al limite come esterno in un ipotetico 3-5-2, meno da mezzala destra in un centrocampo a 3. Di certo molto dipenderà dall’impatto che avrà il giovane classe 2000.

Discorso simile per la difesa a 3: Bonucci, Chiellini, De Ligt e Demiral potrebbero trarre vantaggio dal cambio modulo, Rugani andrebbe sempre più verso la cessione (comunque già preventivata). La Juventus terrebbe così Romero, di rientro dal prestito al Genoa dove ha già imparato i meccanismi del 3-5-2.

Centrocampo e attacco

Il centrocampo sarà il reparto che cambierà pelle. Pirlo vuole una mediana dinamica e di qualità, non è quindi difficile scovare i motivi per cui stravede per Bentancur. Qualcosa è stato già fatto (scambio Pjanic-Arthur col Barcellona), altre operazioni in entrata sono quasi d’obbligo visto che è partito Matuidi e verrà rescisso il contratto anche di Khedira. Piace Gosens dell’Atalanta, occhi puntati anche su De Paul dell’Udinese: l’argentino è ormai pronto al salto definitivo in una big.

Resta la questione del ruolo di regista: per mesi si è parlato di Jorginho, pupillo di Sarri, ora si cambia strategia. La Juventus è da sempre votata a spendere sul mercato italiano, non coglie di sorpresa, quindi, l’intenzione di puntare forte su Locatelli. Lanciato dal Milan, il giovane centrocampista ha dovuto trovare una sua dimensione al Sassuolo per esprimere tutte le sue potenzialità: la sua ultima stagione è stata di altissimo profilo.

In attacco deve essere risolta la questione Higuain: il “pipita” è legato da un altro anno di contratto coi bianconeri, a 7.5 milioni di euro netti (15 lordi). Troppi per lo zoppicante bilancio della Vecchia Signora, messo in crisi non solo dallo stipendio monstre di Cristiano Ronaldo (30 milioni) ma anche dai mancati introiti in Champions League dopo la clamorosa eliminazione negli ottavi col Lione.

Con Higuain si discuterà di rescissione consensuale, l’argentino non vuole però rinunciare al suo compenso annuo: sarà decisivo l’intervento del club che vorrà portarlo a casa (MLS? River Plate?) per mettere sul piatto un conguaglio che possa sbloccare la situazione. La Juventus cederà uno tra Bernardeschi e Douglas Costa, difficile che possa rinunciare a Dybala.

Resta aperta la caccia al nuovo centravanti: si è parlato per settimane di un accordo già chiuso con Milik ma il Napoli, nonostante il contratto del polacco scada tra un anno e non ci sono possibilità di rinnovo, non scende dalla richiesta di 40 milioni di euro. Ecco, allora, che nelle ultime ore hanno preso quota le ipotesi Morata (sarebbe un gradito ritorno) e Dzeko: proprio un eventuale sbarco di Milik alla Roma potrebbe sbloccare la cessione del bosniaco.