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Pompe centrifughe: per cosa vengono usate e quali sono i modelli più diffusi

Le pompe centrifughe si caratterizzano per essere particolarmente utilizzate, soprattutto per via del fatto che sono in grado di garantire un alto livello di resistenza nei confronti dell’usura. Al tempo stesso, permettono di sfruttare un quantitativo di giri molto alto, che si può associare molto facilmente e direttamente con i propulsori elettrici.

Importante anche il fatto di garantire delle portate continue decisamente imponenti, visto che si parla di 4-8 metri cubi al secondo. Molto interessante mettere in evidenza come questi macchinari vengano sfruttati in ambiti molto differenti tra loro, proprio per via del fatto che sono in grado di adeguarsi ai più svariati settori industriali, così come civili. A tal proposito vale la pena ricordare che Pompe Zanni produce ed installa pompe centrifughe verticali per industrie ed agricoltura.

Quando vengono usate le pompe centrifughe

Tra le principali caratteristiche di questa tipologia di pompe troviamo il fatto di poter essere realizzate in maniera corretta. Non solo, dato che possono essere sfruttati vari materiali, che sono in grado di conferire un alto livello di resistenza rispetto non solo agli acidi, ma anche nei confronti dei liquidi che possono essere corrosivi.

Le pompe centrifughe riescono a produrre una portata costante e sono in grado di operare senza problema a valori di rotazione molto alti, abbassando le dimensioni che servono per sostenere una determinata capacità. Inoltre, sono in grado di effettuare il trasporto di liquidi che includono dei solidi sospesi.

Dal punto di vista dell’efficienza massima sono particolarmente indicati solo ed esclusivamente in una parte ben precisa della curva caratteristica. Infine, sono in grado di operare anche senza causare guai quando la valvola di mandata è chiusa, mentre non sono un’ottima ed efficace soluzione per poter effettuare il trasporto di liquidi dalla notevole viscosità.

La richiesta di caratteristiche specifiche

Ciascun settore e ambito industriale, come si può intuire, ha delle esigenze ben precise. Di conseguenza, ecco che potranno essere soddisfatte solo ed esclusivamente tramite un dimensionato ideale del gruppo pompa-azionamento. Per questo motivo, le pompe centrifughe possono essere collegate in maniera diretta al gruppo motore, seguendo una configurazione orizzontale, mentre in altri casi possono essere accoppiate attraverso la presenza di un albero a trasmissione verticale.

In commercio, come si può facilmente intuire, c’è un’ampia e variegata disponibilità di modelli. Giusto per fare un esempio, possiamo trovare le pompe a trascinamento magnetico, che vengono impiegate in modo particolare quando serve effettuare il trattamento delle acque reflue oppure dei fanghi, ma anche le pompe ad eccentrico che vengono costruite in plastica.

I modelli dedicati al trattamento delle acque reflue

Ci sono delle tipologie ben particolari di pompe centrifughe che si caratterizzano per garantire la massima efficacia in determinate lavorazioni. L’esempio è quello delle pompe centrifughe che vengono realizzate appositamente per il trattamento delle acque reflue, così come per altre attività che hanno come scopo principale la depurazione.

Di conseguenza, questo tipo di pompe centrifughe si caratterizza per giocare un ruolo di primo piano per diminuire il più possibile l’impatto dal punto di vista ambientale di un determinato processo industriale. All’interno di vari impianti vengono usate delle pompe per acque ionizzate, ma si possono trovare facilmente anche delle pompe per idrocolture generiche oppure pompe che hanno come fine ultimo la verifica del ph delle acque reflue.

L’attività che mira alla diminuzione di sostanze che possono risultare estremamente nocive, in settori fondamentali per la società, è evidentemente strategica. Basti pensare all’industria del tessile, dove vengono usate spesso e volentieri delle pompe centrifughe per poter effettuare in maniera mirata e specifica il trattamento delle acque di scarico al cui interno sono stati individuati dei residui piuttosto pericolosi che sono collegati alle varie attività di lavorazione, come ad esempio dei coloranti piuttosto che dei tensioattivi.